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n.1 - 24 dicembre 2011 |
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.Monte Morone |
(Commentini) |
Dolcissimo regalo natalizio ai malnatesi che scorreranno la tastiera del computer per sfrugugliare dentro malnate.org.
Le immagine del colle di Monte Morone, amate e conosciute da molti cittadini, scorrono delicatamente e si aprono ai ricordi ed alla curiosità.
La fede, la tradizione, i simboli religiosi, la Vergine di legno, antica e paziente ascoltatrice di preghiere e lacrime, la tenuta, le campane, storia e tradizione popolare custodita e celata da successivi cambiamenti di privata proprietà.
Ora il pellegrinaggio di mille e mille piedi che portavano la speranza sul colle, ora, le immagini dei luoghi abitati da pochi ma amati dai molti. CLICCA
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.PACCO REGALO DALL'IRAQ (Commentini) |
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Un'altra guerra inutile si è conclusa.
Non è stata una vittoria ma l'ennesima prevaricazione dei " grandi " esportatori di democrazia.
Morti, sacrifici, crudeltà.
La dittatura irachena sconfitta darà vita ad una vera democrazia ?
Intanto molti soldati torneranno alle loro terre e alle loro famiglie, per tornare a vivere e per dimenticare.
Ogni guerra è una sconfitta dell'uomo ed è sempre l'uomo che ne paga il prezzo !
Buon Natale nella pace dei popoli e delle coscienze. |
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Buon PRO-LOCO vi faccia ! (Commentini) |
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Non disperatevi, figli miei, la Pro Loco vi proteggerà !
Nella sobrietà del momento, nella dichiarazione di rìstrettezze economiche dell'amministrazione, nella riduzione di spese per le luminarie natalizie, la Pro Loco si è resa visibile seminando negli angoli e nelle piazze del paese alberi natalizi, presepi, luci. |
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Voglia di portare i segni tradizionali del Natale tra i cittadini? Voglia di mostrarsi ? Sensibilità verso il paese in un momento di difficoltà ?
Chissà, forse tutto questo !
Ora, dalle frazioni al centro, un segno di festa è comparso grazie ai collaboratori della
Pro Loco.
Che dire ?
Grazie |
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Da: Mario Agostinelli venerdì 23 dicembre 2011 23:09 A: musichouse-edizioni
Oggetto: Buon Natale e...i volti della crisi |
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Un augurio di un Natale sereno e, soprattutto, di un 2012 diverso da quello che vorranno ammansirci i volti che ci bombarderanno dalle televisioni. Con parole che pretendono di schiacciarci su un presente arbitrato dalla finanza e di distoglierci da un futuro che sta tutto nelle nostre mani. Mani e teste, le nostre, che si fidano della democrazia, che appartengono ad una civiltà del lavoro, che sentono di doversi armonizzare con una biosfera sempre più minacciata dalla geopolitica dei ricchi. Se ne avete voglia, potete dare uno sguardo ai grafici in allegato, per un racconto delle crisi e delle priorità politico-sociali che l’esperienza e la cultura di ognuno di noi può reinterpretare e integrare, senza doversi rammaricare di non aver mai lavorato in banca. ........................................... Un abbraccio. Mario Agostinelli |
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